L’Alameda de Hèrcules è ormai da secoli uno dei punti più frequentati della città. Quest’ampia piazza al centro di Siviglia era inizialmente delimitata da una serie di pioppi (gli Alamos spagnoli, da cui prende il nome) e fu abbellita per volere del Conte di Barjas, nel 1574, che fece sistemare in questi terreni (all’epoca acquitrinosi) fontane ed alberi.
Nel 1578, il Conte fece posizionare ad una delle estremità del luogo due colonne provenienti dal tempio romano della calle Marmoles, arricchendole con sculture di Ercole (secondo la leggenda il fondatore della città) e di Giulio Cesare (il restauratore dell’antica Hispalis).
Per molto tempo la “plaza” è stata una delle zone più a rischio di inondazioni; nel 1876, si decise di proteggere i piedistalli delle colonne con delle inferriate.
Tra i primi anni ’70 ed i primi anni del 2000, la Alameda è stata ogni domenica sede di un vivace mercatino, mentre la sera diveniva luogo di ritrovo molto frequentato per i suoi locali e ristoranti.
Oggi, la piazza fa da cornice a molte feste popolari e religiose come la semana santa e la noche de San Juan, ed ospita banchetti dove avviene la lettura dei tarocchi e si tengono spettacoli di flamenco. All’interno della piazza si trova infatti una statua dedicata al famoso cantante sivigliano di flamenco Manolo Caracol.