I palazzi di Siviglia sono in grado di sorprendere il visitatore: non ve n’è uno uguale all’altro, ognuno è profondamente unico e ognuno è ricco di una sua “personalità” piuttosto vivace. Tale aspetto è particolarmente evidente nei palazzi monumentali, nei palazzi storici o di rappresentanza. E ve n’è un chiarissimo esempio nella piazza della cattedrale, in contiguità con il tempio: il Palacio Arzobispal, il palazzo dell’arcivescovo, residenza ufficiale della massima autorità religiosa sevillana. La posizione dell’arcivescovado è inoltre importante poiché si trova lungo il percorso della processione (molto vivace, partecipata ed animata) della Settimana Santa, un ritoche tocca tutti i più importanti punti storici del capoluogo andaluso.
Il palazzo è l’erede di una antica struttura che fu innalzata poco dopo la Reconquista cristiana dell’emirato di Al-Andalus, andato poi distrutto nel corso dei secoli. Oggi il palazzo è uno dei più imponenti complessi urbanistici del centro storico, e si estende per oltre 6700 metri quadrati. La facciata, opera di Lorenzo Fernandez de Figueroa e di Diego Antonio Diaz, è una deliziosa composizione barocca, una cartolina immancabile per i turisti che a migliaia ogni giorni visitano la cattedrale e le immediate vicinanze.
Se sarete così fortunati da avere abbastanza tempo da potere dare una occhiata all’interno, rimarrete stupefatti dai meravigliosi chiostri di ordine manierista, realizzati nel corso del XVII e XVIII secolo. Ma il vero punto forte del palazzo è senza dubbio la Pinacoteca, per grandezza la seconda della città, che ospita capolavori di Zurbaran e di Murillo.