Siviglia è senza dubbio la città dei quartieri e delle mille anime. Ogni quartiere ha storie ed avvenimenti da raccontare, ogni muro del centro città ha visto esploratori, re e conquistatori di mille etnie alternarsi al potere. Un quartiere la cui storia è davvero affascinante è senza dubbio il labirintico quartiere di Santa Cruz. Le stradine strette separano palazzi nobiliari da residenze umili, edifici storici da palazzi più recenti, ma una costante sono i bellissimi “patios andaluces”, i cortili interni alle case splendenti di fiori, porcellane e colori. La storia del Barrio Santa Cruz inizia con l’epoca della dominazione araba, quando la comunità ebraica di Siviglia era la più numerosa di spagna dopo quella di Toledo.
La comunità ebraica occupava per l’appunto l’attuale quartiere di Santa Cruz fino all’anno 1483, quando la cosiddetta Juderia de Sevilla (così si chiamava al tempo) fu forzatamente spopolata attraverso le espulsioni delle numerose comunità ebraiche spagnole per decisione della corona. In seguito a questa infausta decisione, il quartiere divenne una zona malfamata della città, nonostante la sua posizione decisamente centrale. Fu necessario attendere addirittura il XIX secolo per assistere alla rinascita del quartiere, ribattezzato barrio Santa Cruz per la presenza di una anticha chiesa purtroppo distrutta durante l’iperattiva occupazione francese da parte di Napoleone.
Oggi è senza dubbio uno dei quartieri più vivaci della città, e una passeggiata attraverso le viuzze dell’antico quartiere ebraico di Siviglia può regalare suggestioni davvero uniche.